Sarcopenia: Un nemico silenzioso che minaccia la salute degli anziani

Uomo anziano che si allena

Il termine sarcopenia deriva dal greco “sarx” ovvero “carne” e “penia” ovvero “perdita”. Infatti, la sarcopenia rappresenta la perdita di massa muscolare e, quindi, di forza soprattutto negli individui anziani. Delinea la principale causa di cadute e dell'incapacità di svolgere le normali attività nella vita quotidiana.

Sarcopenia: Patologia da prevenire

E' purtroppo un dato di fatto che invecchiando la forza diminuisca e che i nostri corpi diventino sempre più vulnerabili alle malattie.

Il termine sarcopenia deriva dal greco “sarx” ovvero “carne” e “penia” ovvero “perdita”. Infatti, la sarcopenia rappresenta la perdita di massa muscolare e, quindi, di forza soprattutto negli individui anziani. Delinea la principale causa di cadute e dell'incapacità di svolgere le normali attività nella vita quotidiana.

La sarcopenia è caratterizzata da una diminuzione delle dimensioni del muscolo e della qualità del tessuto muscolare. Questa è caratterizzata dalla sostituzione delle fibre muscolari con grasso, da un aumento della fibrosi, da cambiamenti nel metabolismo muscolare, dallo stress ossidativo e dalla degenerazione della giunzione neuromuscolare. Ciò alla fine porta alla progressiva perdita della funzione muscolare e alla cosiddetta fragilità. Gli studi che esaminano i cambiamenti istologici nelle fibre muscolari rivelano che la sarcopenia colpisce prevalentemente le fibre muscolari di tipo II (a contrazione rapida), mentre le fibre di tipo I (a contrazione lenta) sono molto meno colpite. La dimensione delle fibre di tipo II può essere ridotta fino al 50%. Tuttavia, tali riduzioni sono solo moderate se paragonate alle riduzioni complessive della massa muscolare. Ciò solleva la possibilità che la sarcopenia rappresenti sia una riduzione del numero di fibre muscolari sia una riduzione delle dimensioni delle fibre stesse. Studi istologici che confrontano le sezioni trasversali muscolari degli anziani con quelli di individui più giovani rivelano almeno il 50% in meno di fibre di tipo I e di tipo II entro i novant'anni.

Con l’invecchiamento della popolazione globale, l’atrofia muscolare sta aumentando e, purtroppo, nonostante la sua importanza clinica, continua a non venire diagnosticata a causa della mancanza di veri e propri test diagnostici.

Fattori di rischio per la Sarcopenia

Come per tutte le malattie, alla base della sarcopenia possiamo trovare numerose concause.

  • Mancanza di esercizio fisico

La mancanza di esercizio fisico è considerato il principale fattore di rischio per la sarcopenia. Attorno ai cinquant'anni, si verifica un graduale declino nel numero di fibre muscolari. Questo declino è più pronunciato nelle persone che conducono uno stile di vita sedentario rispetto a coloro che sono fisicamente più attivi. L'inattività fisica contribuisce alla perdita di massa muscolare e alla diminuzione della forza. Pertanto, mantenere uno stile di vita attivo e svolgere regolarmente dell'esercizio fisico può contribuire a prevenire o ritardare il deterioramento muscolare legato all'età.

  • Squilibrio negli ormoni e nelle citochine

La sarcopenia è causata da diversi fattori, tra cui la diminuzione degli ormoni come l'ormone della crescita, il testosterone, l'ormone tiroideo e il fattore di crescita insulino-simile che portano alla perdita di massa e forza muscolare. La perdita muscolare estrema spesso deriva da una combinazione di diminuzione dei segnali anabolici ormonali e promozione di segnali catabolici mediati da citochine proinfiammatorie come il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α) e l'interleuchina-6 (IL-6). È stato infatti dimostrato che alti livelli sia di TNF-α che di IL-6 sono presenti nei muscoli scheletrici degli individui più anziani.

  • Sintesi e rigenerazione proteica

La sarcopenia è una condizione caratterizzata dalla progressiva perdita della capacità dell'organismo di sintetizzare le proteine, il che porta a una diminuzione della massa muscolare. Questo processo è spesso associato a un apporto calorico e di proteine insufficiente per sostenere una buona salute muscolare. In altre parole, quando l'organismo non riceve una quantità adeguata di calorie e proteine, la capacità di costruire e mantenere la massa muscolare viene compromessa.

  • Rimodellazione del gruppo motore

Un'altra caratteristica della sarcopenia correlata all'età è la riduzione delle cellule nervose motorie responsabili di inviare segnali dal cervello ai muscoli per avviare il movimento. Le cellule satellite, che sono piccole cellule mononucleate adiacenti alle fibre muscolari, vengono normalmente attivate in seguito a lesioni o esercizio fisico. In risposta a questi segnali, le cellule satellite si differenziano e si fondono nella fibra muscolare, contribuendo a mantenere la funzione muscolare. Un'ipotesi attuale è che la sarcopenia sia causata, almeno in parte, da un fallimento nell'attivazione delle cellule satellite.

  • Base evolutiva

Secondo le teorie evolutive, il corpo sarebbe incapace di mantenere la massa muscolare e la propria funzionalità a causa del naturale invecchiamento dei geni. Questa ipotesi suggerisce che i geni richiesti per la sopravvivenza nel tardo Paleolitico, e cioè adatti ad alti livelli di sforzo muscolare, non siano adeguati a uno stile di vita moderno caratterizzato da alti livelli di comportamento sedentario.

  • Sviluppo precoce

Numerosi studi hanno dimostrato che le prime influenze ambientali sulla crescita e sullo sviluppo possono avere conseguenze a lungo termine per la salute umana. Il basso peso alla nascita è spesso associato a una riduzione della massa muscolare e della forza nella vita della persona adulta. Un altro studio ha dimostrato che il basso peso alla nascita è addirittura associato a una significativa diminuzione del punteggio delle fibre muscolari.

Gestione della malattia

L’intervento precoce rimane la chiave per migliorare la salute delle persone affette da sarcopenia. Lo screening dei pazienti con compromissione della funzione fisica e delle attività della vita quotidiana (ADL-Activity of Daily Living) dovrebbe rappresentare la routine nelle visite sanitarie delle persone anziane. Come abbiamo visto, possiamo dire che due risultano essere i principali fattori associati all'insorgenza di questa malattia cioè la malnutrizione e la scarsa attività fisica.

La gestione della sarcopenia si è quindi concentrata principalmente sulla terapia fisica per il rafforzamento muscolare considerato anche il fatto che non esistono attualmente terapie farmacologie approvate.

Allenamento

  • Allenamento di resistenza

Il metodo di terapia fisica più studiato è l'allenamento di resistenza progressiva in cui le persone si esercitano contro un carico crescente. Essendo un trattamento consolidato per l'atrofia muscolare, è noto che l'allenamento di resistenza riduce la durata della degenza ospedaliera e aumenta l'area della sezione trasversale muscolare e la forza di presa negli adulti più anziani.

Molti studi hanno dimostrato che la forza isocinetica nella popolazione anziana viene migliorata dall’allenamento di resistenza. Un’ampia meta-analisi che ha studiato la relazione tra esercizio fisico e forza muscolare in una popolazione di mezza età (40-65 anni) ha dimostrato che l’allenamento di resistenza ha un impatto maggiore sulla forza di presa rispetto ad altri tipi di esercizio fisico.

Un’altra modalità plausibile di allenamento di resistenza è l’esercizio eccentrico. In questo tipo di esercizio il muscolo si contrae mentre si allunga (ad esempio durante la discesa delle scale). Questa forma di lavoro muscolare ha il vantaggio di aumentare la forza muscolare con un consumo energetico ridotto ed è adatta a soggetti con energia limitata a causa delle richieste di alta potenza e bassa energia.

  • Allenamento aerobico

L’esercizio aerobico del muscolo scheletrico induce la produzione di adenosina trifosfato (ATP) nei mitocondri e migliora la capacità aerobica, il controllo metabolico e la funzione cardiovascolare. Contribuisce inoltre all'attivazione della biogenesi e della dinamica mitocondriale e al ripristino del metabolismo mitocondriale, diminuisce l'espressione genica catabolica e aumenta la sintesi delle proteine muscolari.

Vari studi hanno dimostrato che l’esercizio aerobico controlla l’espressione della miostatina nell’mRNA. Dato che la sarcopenia legata all’età è associata a questi fattori molecolari, l’esercizio aerobico tende ad avere un effetto protettivo. Nel complesso, l’esercizio aerobico tende a migliorare i problemi associati ai mitocondri e a migliorare l’ipertrofia e la forza muscolare.

  • High-Intensity Interval Training (HIIT)

Le modalità di allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT) forniscono cicli intensi alternati a periodi di intensità ridotta per i tempi di recupero, offrendo benefici fisiologici in meno tempo rispetto ai regimi di esercizio convenzionali.

Nutrizione

Oltre all'esercizio fisico, esistono numerose prove del fatto che l'alimentazione possa influire sullo sviluppo della sarcopenia. Infatti, l’assunzione di cibo diminuisce di circa il 25% tra i 40 e i 70 anni di età, e la situazione peggiora poiché è spesso combinato con un modello dietetico monotono e povero che può portare a un apporto di nutrienti insufficiente.

Numerose prove mostrano una forte correlazione tra l’assunzione di proteine e la massa magra per cui l’apporto proteico complessivo raccomandato dovrebbe essere aumentato con l'aumentare dell'età. Nell’invecchiamento, infatti, risulta essere necessaria una dose maggiore di proteine per massimizzare la sintesi proteica muscolare: una dose di 1,2-1,6 g per kg di peso corporeo sarebbe considerata ottimale.

Sono proprio le proteine di alta qualità provenienti anche dai cibi integrali, ma anche gli integratori alimentari che forniscono proteine isolate, come quelle del siero del latte, caseina, uova, carne e soia, aumentano l’accumulo di proteine postprandiali e inducono la sintesi proteica muscolare.

Integrazione

Per quanto riguarda le proteine, abbiamo già detto come queste forniscano gli aminoacidi necessari per la sintesi muscolare. Esistono però anche prove che il solo amminoacido leucina possa attivare le vie di segnalazione che portano alla sintesi proteica. Per quanto riguarda quest'ultima, i risultati sugli anziani mostrano che è necessaria un’elevata percentuale di leucina in una miscela di aminoacidi essenziali per invertire la sintesi proteica muscolare non ottimale.

Recentemente è stato evidenziato anche il ruolo della vitamina D nella fisiopatologia di diverse malattie tra cui la sarcopenia. E' stato infatti suggerito che bassi livelli di vitamina D riducano la massa muscolare scheletrica. A tal proposito è stato segnalato come il consumo di pesce tenda a ritardare l’insorgenza della sarcopenia, proprio a causa del suo alto contenuto di proteine, vitamina D ed E, magnesio e omega-3.

In uno studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE, sono stati somministrati e testati degli integratori (che includevano proteine del siero di latte, creatina, vitamina D, calcio e olio di pesce) su due gruppi di uomini di età pari o superiore ai 70 anni. Un gruppo ha assunto un integratore alimentare a base di proteine e multi-integratore per sei settimane senza seguire un regime di allenamento fisico, mentre l’altro gruppo ha assunto un placebo. Dopo sei settimane, i soggetti hanno continuato a prendere l'integratore (e il placebo) intraprendendo anche un programma di allenamento progressivo di 12 settimane composto da una allenamento di resistenza e uno a intervalli ad alta intensità (HIIT). Incredibilmente i risultati hanno mostrato miglioramenti nel deterioramento della salute muscolare e della forza complessiva dei partecipanti sia prima che dopo il regime di allenamento: durante le prime sei settimane, l’integratore ha portato ad un aumento di 700 grammi di massa magra, la stessa quantità di muscolo che questi uomini avrebbero normalmente perso in un anno. In più, quando combinato con l'esercizio fisico, i partecipanti hanno notato un maggiore aumento della forza, soprattutto se confrontati con le loro controparti che assumevano il placebo.

Conclusioni

La sarcopenia è un problema sempre più diffuso a livello globale. Colpisce tra il 5% e il 13% delle persone tra i 60 e i 70 anni e fino al 50% delle persone oltre gli 80 anni. Nel 2000 erano stimati 600 milioni di persone di età ≥ 60 anni nel mondo ma si prevede che questa cifra raggiungerà 1,2 miliardi nel 2025 e 2 miliardi nel 2050. Con una stima conservativa, la sarcopenia colpirà più di 200 milioni di persone nei prossimi 40 anni. Come abbiamo visto, la diagnosi di sarcopenia può essere complessa. L'esercizio rimane il trattamento migliore ma può essere difficile da attuare per varie ragioni. Il ruolo della nutrizione nella prevenzione e nel trattamento della sarcopenia è meno chiaro rispetto all'allenamento fisico. Tuttavia, è consigliabile assicurare un adeguato consumo di proteine e compensare eventuali carenze di nutrienti e vitamine.

See you soon! M.

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